Che cos’è l’urban survival
Con urban survival intendiamo l’insieme di conoscenze e abilità pratiche che permettono di affrontare situazioni di emergenza in contesti urbani e sub-urbani.
Non parliamo di scenari estremi da film catastrofici, ma di eventi concreti e possibili: un blackout prolungato, un terremoto (realtà nota nel nostro territorio umbro), un’inondazione, un incendio domestico o urbano, o semplicemente una situazione in cui ci si ritrova improvvisamente senza riferimenti o strumenti.
L’obiettivo non è creare allarmismo, ma preparazione consapevole: saper cosa fare e cosa evitare quando ogni minuto conta.
Perché è importante
Viviamo in un Paese dove eventi come terremoti e alluvioni non sono un’ipotesi remota. Ogni anno assistiamo a notizie di famiglie rimaste isolate, quartieri senza corrente elettrica, persone in difficoltà perché non sapevano come reagire.
Essere preparati non significa vivere nella paura: significa avere più possibilità di cavarsela, proteggere se stessi e i propri cari, aiutare gli altri in sicurezza.
La differenza, spesso, la fanno le conoscenze di base: come accendere un fuoco quando fa freddo, come costruire un riparo temporaneo, come muoversi in una città al buio, come conservare acqua potabile, come gestire lo stress in una situazione imprevista.
Cosa insegniamo nei nostri percorsi
Emergenze urbane e catastrofi naturali
Trattiamo scenari concreti legati al nostro territorio e alla vita urbana: terremoti, incendi, allagamenti, blackout. Impariamo come comportarsi nei primi minuti cruciali, quali errori evitare e come gestire il tempo in attesa dei soccorsi.
Blackout e interruzioni dei servizi
Come organizzarsi quando mancano elettricità, riscaldamento o acqua corrente. Tecniche di base per illuminazione alternativa, conservazione degli alimenti e comunicazioni senza rete.
Gestione del fuoco
Accendere e mantenere un fuoco in sicurezza, anche in condizioni difficili. Non come gesto dimostrativo, ma come strumento per riscaldarsi, cucinare e segnalare la propria posizione.
Ripari e protezione dagli agenti esterni
Come proteggersi da freddo, caldo e pioggia quando non si ha un rifugio sicuro. Tecniche per costruire ripari temporanei con ciò che si ha a disposizione: teli, corde, materiali di fortuna.
Orientamento e movimento
Cosa fare se ci si perde in un ambiente sconosciuto, anche in zone peri-urbane o boschi vicini alla città. Uso basilare di bussola e punti di riferimento naturali, tecniche per non sprecare energie inutilmente.
Nodi e corde
I nodi sono strumenti di sopravvivenza sottovalutati: servono per fissare ripari, trasportare pesi, legare materiali. Insegniamo i principali nodi universali, semplici da ricordare e da applicare in più contesti.
Cibo e acqua
Come procurarsi cibo in caso di emergenza, cosa è sicuro consumare e cosa evitare, come filtrare e rendere potabile l’acqua in assenza di fonti sicure.
L’approccio nelle lezioni
Le nostre lezioni di urban survival non sono teoriche al 100%. Ogni concetto viene applicato con esercitazioni pratiche: costruire un riparo, provare a fare un nodo, accendere un fuoco, simulare un’evacuazione.
La teoria serve a comprendere i principi; la pratica serve a renderli automatismi da utilizzare quando la mente è sotto stress.
Inoltre, non ci limitiamo all’aspetto tecnico: lavoriamo molto anche sulla gestione psicologica. Le emergenze sono traumatiche e possono generare panico. Sapere come mantenere calma, respirare correttamente e prendere decisioni logiche è parte integrante della sopravvivenza.
Urban survival e difesa personale
Così come la difesa personale insegna a gestire il pericolo umano, l’urban survival insegna a gestire il pericolo ambientale.
Le due discipline si completano: da un lato ci si difende da aggressioni, dall’altro si impara a reagire a catastrofi naturali e disastri urbani. In entrambi i casi l’obiettivo è lo stesso: aumentare le probabilità di vivere sicuri e liberi.
I benefici di conoscere le tecniche di sopravvivenza urbana
Avere queste competenze non significa solo sapersela cavare in caso di catastrofe. Significa acquisire un atteggiamento resiliente, che cambia anche la vita di tutti i giorni.
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Maggiore prontezza mentale: sapere che non tutto è fuori dal nostro controllo.
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Riduzione del panico: più strumenti si hanno, meno ci si lascia sopraffare.
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Autonomia: la capacità di cavarsela con poco rafforza l’autostima.
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Spirito comunitario: saper aiutare se stessi e gli altri in un’emergenza.
Una formazione per tutti
L’urban survival non è riservato agli avventurieri o agli appassionati di outdoor. È un insieme di nozioni che ogni cittadino dovrebbe avere, soprattutto in una zona come la nostra, soggetta a rischi sismici e ambientali.
Uomini, donne, adolescenti, famiglie: chiunque può trarre vantaggio dal sapere come affrontare un blackout, come uscire da un edificio in sicurezza, come ripararsi da pioggia o freddo, come gestire uno scenario imprevisto.
Domande frequenti
L’urban survival è come il “prepping” americano?
No. Non ha nulla di catastrofista. È un insieme di nozioni pratiche per gestire emergenze reali, senza paranoie né scenari estremi.
Serve avere esperienza di campeggio o outdoor?
No. Le tecniche vengono insegnate da zero e adattate a chi vive in contesti urbani.
Si imparano davvero cose utili nella vita quotidiana?
Sì. Accendere un fuoco, fare un nodo, costruire un riparo o gestire un blackout non sono competenze lontane dalla realtà, ma strumenti concreti che possono servire a chiunque.
Il corso prevede prove fisiche impegnative?
No. Le esercitazioni sono semplici e guidate, pensate per ogni età e condizione fisica. L’obiettivo è la praticità, non la performance.
Affrontate anche il tema dei terremoti?
Sì. Vivendo in una zona sismica, dedichiamo ampio spazio alle procedure da seguire prima, durante e dopo un sisma.
Perché è collegato alla difesa personale?
Perché entrambe le discipline hanno lo stesso scopo: aumentare la sicurezza e la resilienza del cittadino, nelle emergenze causate da persone o dall’ambiente.